GIACOMO DE NUCCIO
Come fare ad essere legare la vita, esistere. Non aspetterò che di trasformarmi Io nascerò di nuovo. (Giacomo 1995)
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LA MISURA DEL TEMPO In     segregazione     forzata     per     una     fastidiosa     influenza,     tra     una     pastiglia     di antinfiammatorio e un bicchierino di sciroppo per la tosse, me la prendo con il tempo. Tutta   colpa   dei   suoi   capricci,   delle   sue   bizze   condite   dal   vento   freddo   e   improvviso   dei giorni scorsi se ho tanto tempo per pensare al … tempo. Tanta   febbre   e   zero   lezioni,   zero   passeggiate,   zero   letture,   zero   di   tutto   …una   gran perdita di tempo, ma tanto non cambia nulla, è brutto tempo. Ma è brutto tempo perché piove o…? Mi   fermo   un   istante,   prima   che   le   idee   mi   si   confondano   del   tutto:   a   quale   “tempo” sto pensando? Non   so   rispondermi,   però   so   che   questo   tempo   non   è   quello   di   prima   e   neanche quello che sarà e non solo perché non piove più e chissà se pioverà. Da   quanto   tempo   sto   pensando?   Neanche   questo   so,   non   ho   l’abitudine   di   guardare l’orologio.   Dare   al   tempo   una   misura   in   minuti,   ore,   mesi,   anni…che   senso   ha?   Ieri, oggi, domani, …anche queste possono essere solo parole vuote. Angosciarsi   come   Catullo   per   il   tempo   che   fugge?   Afferrare   l’attimo   come   suggerisce Orazio o tenere a mente che per Seneca la morte è nostro padrone? In   questo   momento   darei   ragione   piuttosto   a   Sant’Agostino   quando   afferma   che   ciò che   chiamiamo   tempo   non   è   misurato   dalle   cose   nel   loro   trascorrere,   ma   dalle affezioni che esse lasciano nella nostra anima. Non   importa   se   le   lancette   di   tutti   gli   orologi   di   tutto   il   mondo   continuano   a   percorrere ciascuna   il   proprio   quadrante,   non   c’è   niente   da   misurare   se   non   ci   sono   sentimenti, emozioni,   luoghi,   cose,   volti,   …   che   si   affaccino   agli   occhi   del   cuore   e   della   mente   e diano   significato   e   misura   ad   un   tempo   che   paradossalmente,   a   dispetto   dell’umana natura limitata e caduca, diventa infinito. Giacomo De Nuccio – Agosto 2012 Per gentile concessione di “Cicoria” - pubblicazione quadrimestrale della Associazione “via Montereale” - Pordenone
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